Il palazzo Sacchetti è
situato a Roma e la sua costruzione fu eseguita da Antonio da Sangallo il Giovane
nel 1542, il quale dedicò gli ultimi anni della propria vita alla progettazione
fino al 1545.Quando morì nel 1546 la costruzione venne portata a termine da Nanni di Baccio Bigio. Nel 1648 fu venduto ai
Marchesi Sacchetti, che ne hanno tuttora la proprietà. La facciata presenta il
paramento a mattoni; al centro è eretto un alto portale marmoreo sormontato da
un balcone sorretto da mensole, ai lati tre finestre sormontate da architravi. La sommità presenta un ricco cornicione. Il palazzo ospita alcune opere di Francesco Salviati, Pietro da
Cortona e Jacopino del Conte.In un adattamento cinematografico congiunto al manierismo,"La grande bellezza",un film del 2013 diretto da Paolo Sorrentino,è stato rappresentato un vero e proprio tour tra i luoghi più suggestivi di Roma come Palazzo Sacchetti.
Il palazzo Baldassini è
situato a Roma,la cui costruzione fu eseguita da Antonio da Sangallo il Giovane
tra 1516-1519 e fu commissionata dal giurista Baldassini.
La struttura è stata edificata intorno ad un cortile di forma quadrilatera che si sviluppa in altezza con una loggia a due piani con paraste tuscaniche al primo livello e ioniche al secondo.
La facciata in stile rinascimentale fiorentino presenta le finestre del piano terreno con grate che sostituiscono le bottege e il portale con architrave retto da semicolonne doriche che sostengono una trabeazione.
La struttura è stata edificata intorno ad un cortile di forma quadrilatera che si sviluppa in altezza con una loggia a due piani con paraste tuscaniche al primo livello e ioniche al secondo.
La facciata in stile rinascimentale fiorentino presenta le finestre del piano terreno con grate che sostituiscono le bottege e il portale con architrave retto da semicolonne doriche che sostengono una trabeazione.
Chiesa di Santa Maria di Loreto
La chiesa di Santa Maria di Loreto è un'opera architettonica realizzata da Sangallo il Giovane in collaborazione con Giacomo Del Duca, un allievo del Masetro Michelangelo.
La chiesa di Santa Maria di Loreto è un'opera architettonica realizzata da Sangallo il Giovane in collaborazione con Giacomo Del Duca, un allievo del Masetro Michelangelo.
Il materiale con cui è stata realizzata è mattone e travertino.
La pianta della chiesa divisa in due ordini:
La base (ordine inferiore) è a base quadrata, mentre l'ordine superiore è a pianta ottagonale ed è sormontata da una grande cupola, che reca in cima una particolare lanterna chiamata "la gabbia dei grilli" realizzata dallo stesso Giacomo Del Duca.
Un'altra particolarità non trascurabile è la data scritta sopra l'occhio del tamburo, una scritta a caratteri romani MDXCIII, ovvero 1596, che probabilmente indica la data di conclusione dei lavori.
PALAZZO FARNESE A ROMA
Il palazzo Farnese è un importante edificio storico di Roma, nonché sede dell'ambasciata francese dal 1936.
La realizzazione di quest'opera fu affidata ad Antonio da Sangallo il Giovane, su commisione di Alessandro Farnese (che poi divenna papa Paolo III). I lavori iniziarono nel 1514, ma a causa del sacco di Roma avvenuti nel 1527, essi ripresero solo nel 1541. In seguito alla morte di Sangallo, i lavori furono portati a termine da Michelangelo. Il palazzo è situato in una piazza ricca di fontane che riutilizzano alcuni bacini in granito proveniente dalle Terme di Caracalla.
La facciata è lunga 56 metri ed è divisa in tre piani, in tre ordini con 13 finestre ciascuno, disposte in modo perfetto, tipico dei canoni manieristici dello stile architettonico.
POZZO DI SAN PATRIZIO
Il pozzo di San Patrizio è un'altra importante opera ideata e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1527 e il 1537, su commisione di papa Clemente VII.
Lo scopo principale del pozzo era rifornire la popolazione di acqua in caso di calamità o assedi alla città.
L'accesso al pozzo è garantito da due scale elicoidali, i cui scalini sono 248 e sono molto lunghi e bassi, che permettevano l'accesso anche agli animali da soma con i quali si poteva facilmente trasportare l'acqua estratta. Il pozzo è profondo 53,15 metri ed è scavato nel tufo dell'altopiano della valle tiberina dove è situato Orvieto. Il pozzo è cilindrico con una base circolare con un diametro di 13 metri. La luce penetra dalle grandi finestre poste lungo le rampe, sono circa 70.
Piccola curiosità sul pozzo: "Secondo la leggenda, la caverna era stata indicata da Cristo a San Patrizio, solito ritirarsi in preghiera nell'isola, affinché potesse
mostrare le pene dell'Inferno ai fedeli più increduli, che vi si fossero
avventurati sino a raggiungere il fondo.
In cambio costoro avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e
l'accesso al Paradiso.".
SL & Zero
La pianta della chiesa divisa in due ordini:
La base (ordine inferiore) è a base quadrata, mentre l'ordine superiore è a pianta ottagonale ed è sormontata da una grande cupola, che reca in cima una particolare lanterna chiamata "la gabbia dei grilli" realizzata dallo stesso Giacomo Del Duca.
Un'altra particolarità non trascurabile è la data scritta sopra l'occhio del tamburo, una scritta a caratteri romani MDXCIII, ovvero 1596, che probabilmente indica la data di conclusione dei lavori.
PALAZZO FARNESE A ROMA
Il palazzo Farnese è un importante edificio storico di Roma, nonché sede dell'ambasciata francese dal 1936.
La realizzazione di quest'opera fu affidata ad Antonio da Sangallo il Giovane, su commisione di Alessandro Farnese (che poi divenna papa Paolo III). I lavori iniziarono nel 1514, ma a causa del sacco di Roma avvenuti nel 1527, essi ripresero solo nel 1541. In seguito alla morte di Sangallo, i lavori furono portati a termine da Michelangelo. Il palazzo è situato in una piazza ricca di fontane che riutilizzano alcuni bacini in granito proveniente dalle Terme di Caracalla.
La facciata è lunga 56 metri ed è divisa in tre piani, in tre ordini con 13 finestre ciascuno, disposte in modo perfetto, tipico dei canoni manieristici dello stile architettonico.
POZZO DI SAN PATRIZIO
Il pozzo di San Patrizio è un'altra importante opera ideata e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane tra il 1527 e il 1537, su commisione di papa Clemente VII.
Lo scopo principale del pozzo era rifornire la popolazione di acqua in caso di calamità o assedi alla città.
L'accesso al pozzo è garantito da due scale elicoidali, i cui scalini sono 248 e sono molto lunghi e bassi, che permettevano l'accesso anche agli animali da soma con i quali si poteva facilmente trasportare l'acqua estratta. Il pozzo è profondo 53,15 metri ed è scavato nel tufo dell'altopiano della valle tiberina dove è situato Orvieto. Il pozzo è cilindrico con una base circolare con un diametro di 13 metri. La luce penetra dalle grandi finestre poste lungo le rampe, sono circa 70.
Piccola curiosità sul pozzo: "Secondo la leggenda, la caverna era stata indicata da Cristo a San Patrizio, solito ritirarsi in preghiera nell'isola, affinché potesse
mostrare le pene dell'Inferno ai fedeli più increduli, che vi si fossero
avventurati sino a raggiungere il fondo.
In cambio costoro avrebbero ottenuto la remissione dei peccati e
l'accesso al Paradiso.".
SL & Zero
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